Carta da parati: pro e contro

Stampe geometriche, a fiori o metropolitane, un appeal classico o contemporaneo: con la carta da parati la varietà di scelta è molto ampia e trasformare l’aspetto di una stanza, partendo dalle pareti, è assolutamente possibile.

Basta scegliere, tra le diverse tipologie, quella più aderente alle esigenze di resa estetica e funzionalità, tenendo conto dei vantaggi e dei limiti che comporta l’applicazione di una carta da parati.

Le diverse tipologie di carta da parati

Dopo aver conosciuto il suo momento d’oro negli anni ’70, la carta da parati è stata quasi completamente sostituita da una scelta dettata -in linea di massima- da esigenze di praticità, ovvero quella della tinteggiatura.

E non c’è dubbio che l’utilizzo delle vernici sulle pareti sia una soluzione più intuitiva, rispetto alla posa in opera della carta.
Oggi, però, i rivestimenti murali vengono realizzati con materiali dalle caratteristiche tecniche così essenziali da permettere la completa rivalutazione della carta da parati, culminata con l’assegnazione di un ruolo decorativo ormai riconosciuto da tutti gli interior designer.

Nella scelta della tipologia di carta più idonea a ogni stanza, bisogna partire dall’analisi della composizione del singolo rivestimento: concentrarsi sui requisiti tecnici dei diversi prodotti è il sistema più efficace per trovare la soluzione adatta a qualsiasi ambiente.

  • Carta da parati in carta naturale

Costituita da uno strato unico di cellulosa, è leggera, assorbente e traspirante; per aumentarne la resistenza agli agenti esterni può essere spalmata con un impregnante protettivo.
Ha una buona durabilità, ma non è lavabile.

  • Carta da parati in tessuto-non-tessuto (“tnt”)

Più pratica di quella in materiale naturale, è composta da una mescola di pasta di cellulosa e fibre sintetiche: molto piacevole dal punto di vista estetico, è resistente, stabile e non subisce deformazioni col tempo.
Oltre tutto, è lavabile e traspirante, quindi adatta a tutti gli ambienti.

  • Carta da parati vinilica

Robusta e facilmente lavabile, ha un’ottima solidità alla luce e offre una lunga aspettativa di durata.
Composta da un supporto in carta o in “tnt”, rivestito da uno strato sintetico in PVC o poliuretano, non è traspirante e non teme gli ambienti umidi: per questo viene talvolta utilizzata sulle pareti del bagno e della cucina, al posto delle piastrelle.

  • In fibra murale

È realizzata con materiali naturali (come il lino, la iuta, il cotone, il sughero o il bambù), oppure utilizzando la fibra di vetro.
Alla base contiene sempre uno strato in cellulosa o in “tnt”, è traspirante, lavabile e ignifuga: in più, offre un buon isolamento acustico all’ambiente.

In ogni caso, indipendentemente dalla composizione del rivestimento selezionato, esattamente come succede per le altre soluzioni di arredo, anche l’applicazione della carta da parati presenta vantaggi e svantaggi.
Prima di procedere alla posa, è quindi indispensabile valutare l’opportunità di questa scelta, sia in termini economici che tecnici.

Vantaggi e proprietà della carta da parati

La prima qualità positiva riscontrabile della carta da parati è sicuramente l’alto potenziale estetico: esistono in commercio infinite declinazioni di fantasie e cromie che permettono di dare un vero tocco di design a ogni stanza della casa.

Grazie all’amplissima varietà di effetti e decori, questo genere di rivestimento risulta molto versatile e si può sempre essere certi di trovare la carta da parati più adatta a qualsiasi ambiente.
Avendo, poi, un’ottima capacità di copertura, permette di dissimulare le irregolarità delle pareti e di nascondere una tinteggiatura mal riuscita.

La carta da parati, una volta posata, ha un’ottima durata nel tempo; specialmente quella composta in maggior parte da fibra sintetica, resiste all’usura e non si macchia: se succede, può essere lavata e torna brillante e vivace, come appena applicata.

Svantaggi e limiti della carta da parati

In linea di principio, chiunque può cimentarsi nella tinteggiatura delle pareti: applicare una carta da parati è, invece, un compito che deve necessariamente essere svolto da un posatore professionista, perché richiede tecnica e manualità.

La posa in opera dovrà essere impeccabile, avendo un’importanza fondamentale sia nel risultato estetico, sia nella garanzia di durata del rivestimento: per questo motivo, l’applicazione professionale di una carta da parati può risultare più costosa di una semplice tinteggiatura, ma si tratta comunque di un investimento destinato ad essere apprezzato col passare del tempo.

Un altro fattore da considerare riguarda la circostanza per cui non tutti i muri possono essere coperti con la carta da parati, in special modo quelli che presentano problemi di traspirazione e che tendono alla formazione di muffe e macchie di umidità: in tale eventualità, meglio optare per la tinteggiatura, oppure provare ad applicare una carta traspirante, usando una colla specifica dopo aver trattato le pareti con un prodotto isolante.

Infine, qualora si voglia rinnovare l’aspetto di una stanza, staccare la carta da parati è sicuramente meno semplice che ridipingere le pareti con una tonalità di vernice diversa.
La rimozione della vecchia carta può richiedere l’intervento di un esperto e molti giorni di lavoro; inoltre, se la carta si strappa o viene interessata da una macchia indelebile, l’unica soluzione possibile consiste nel sostituire integralmente il rivestimento.

Quanto dura la carta da parati?

Spesso si rinuncia a coprire le pareti con la carta da parati temendo che sia soggetta a deteriorarsi in tempi relativamente brevi.
In realtà, anche il fattore relativo alla durata del rivestimento dipende dalla composizione della carta che viene utilizzata per realizzarlo: in linea di massima, una carta da parati di buona qualità mantiene il suo aspetto inalterato per almeno 10 anni.

Essenziale, a questo scopo, attuare una corretta manutenzione, evitando di bagnare una carta non lavabile, utilizzando prodotti specificamente dedicati alla pulizia dei rivestimenti murali e curando di non appoggiare i mobili alle pareti per non generare antiestetiche striature.

Se poi si teme che tappezzare l’intera casa con la carta da parati abbia un esito estetico che, col tempo, possa stancare, la soluzione alternativa è rappresentata dalla scelta di posare la carta solo su una parete, utilizzandola come un vero e proprio elemento d’arredo.
In questo modo, oltre a valorizzare una zona specifica della stanza, si crea un ambiente dinamico e si assegna alla carta da parati un ruolo diverso, assolutamente contemporaneo.

Condividi su

Ultimi articoli

Seguici su

Iscriviti alla nostra newsletter

Click edit button to change this text. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit